(2023)

I cento suoni Audio Walk

Workshop

Ideazione: Emiliano Battistini, Enrico Partisani, Giovanna Priarione
Regia, sound design, musiche: Emiliano Battistini
Voce narrante: Massimo Nicolini
Voce guida: Elisa Angelini
Gesti vocali: Emanuel Aureli
Registrazione voci: Roberto Pozzi, De Opera Studio
Consulenza tecnica: Chiara Ligi
Consulenza percorsi Pennabilli: Roberto Sartor
Foto di Abele Gasparini
Un particolare grazie a: Andrea Guerra, Alessandro Aiello (Canecapovolto)

2-4 luglio 2023, Artisti in Piazza. Festival Internazionale di Arti Performative

I CENTO SUONI è al contempo un’opera e un’azione artistica che, attraverso la sound art, intende coniugare paesaggio e letteratura. Nello specifico, l’opera è ispirata al romanzo breve “I cento uccelli” di Tonino Guerra (1974) e consiste in una composizione elettroacustica che comprende almeno tre livelli compositivi: a) la voce dei personaggi protagonisti; b) i canti di origine etno- musicologica citati nel libro e le musiche appositamente create; c) i suoni dell’ambiente. Il terzo livello è particolarmente pertinente in quanto il protagonista del libro è un “raccoglitore di suoni” e utilizza la pratica della registrazione d’ambiente (o field recording) per ricostruire una propria memoria identitaria, sia della sua persona che del borgo di origine, borgo dell’Appennino, distrutto dal terremoto.

L’azione artistica, proposta al pubblico, è quella di ascoltare tale opera sonora camminando all’interno di un borgo, proponendo una passeggiata sonora (soundwalk) “aumentata”, grazie a delle cuffie audio (dunque una audio walk) da tenere lungo il corso dell’esperienza, che è al contempo personale e di gruppo. L’opera sonora, oltre ai contenuti della narrazione, contiene infatti delle informazioni e delle prescrizioni rivolte al camminatore-ascoltatore, che infine si ritroverà in uno stesso punto di incontro con gli altri, con la richiesta di togliersi finalmente le cuffie ed ascoltare, in silenzio e in comunità, il paesaggio circostante. In questo modo “I cento suoni” non è solo una possibile traduzione sonora di un’opera letteraria, non è solo un’opera artistica sul tema della memoria personale e collettiva dei luoghi e dei loro traumi, come quello rappresentato dal terremoto, ma si ricollega infine all’ecologia acustica, nel senso di utilizzare il suono come mezzo di presa di coscienza di se stessi e del territorio che si abita.

Coprodotta dall’Associazione culturale Ultimo Punto e dall’Associazione Tonino Guerra, l’opera è realizzata per la sua prima nel borgo di Pennabilli (RN), per poi svolgersi nelle sue repliche seguenti in differenti borghi, paesi e città terremotate d’Italia, come azione culturale che contribuisca a non perdere la memoria di tali luoghi e delle loro comunità.

Lo spettacolo fa parte della rassegna MICROCOSMI 2023 promossa dal Parco Sasso Simone e Simoncello, MUSSS e Chiocciola la casa del nomade.